12 Mag L’alimentazione nelle persone anziane
Con l’arrivo della terza età, una corretta ed equilibrata alimentazione riveste un aspetto primario per la salute dell’anziano, perché garantisce longevità, riduce il rischio d’insorgenza di malattie infettive, disturbi metabolici e cardiovascolari.
Perchè gli anziani perdono peso
Secondo alcuni studi, già a partire dai 40-50 anni il fabbisogno energetico medio per il nostro organismo diminuisce del 5% ogni 10 anni. Tra i 60 e i 70, avviene poi una drastica riduzione di circa il 10%, che progressivamente aumenta con l’avanzare degli anni.
È dunque fisiologico che, con l’avanzare dell’età, quasi tutte le attività dell’organismo subiscono dei cambiamenti tali da provocare squilibri nutrizionali e favorire la perdita di peso, come ad esempio:
- il rallentamento del metabolismo basale
- la diminuizione della massa muscolare e scheletrica
- il cambiamento dello stile di vita
- la riduzione del fabbisogno energetico e calorico
- il cambiamento nei gusti alimentari
Quali problemi causa la perdita di peso
Il calo di peso porta con sé il rischio di carenze nutrizionali fondamentali per la salute, come quelle relative a vitamine, minerali e proteine. Privo di questi nutrienti, l’anziano manifesta stanchezza, astenia e malessere generale.
Perchè ad una certa età si perde l’appetito
Quando l’età avanza, corpo e mente cambiano. Il rallentamento del metabolismo, la solitudine, i problemi cognitivi e psicologici, la riduzione del fabbisogno energetico e calorico, provocano squilibri tali da favorire la perdita dell’appetito.
Tra i fattori che determinano l’inappetenza, si riscontrano:
- l’uso dei farmaci che alterano il sapore dei cibi e delle bevande
- la ridotta produzione di saliva che provoca secchezza, rendendo difficile la masticazione e la deglutizione
- la disfagia, ovvero il problema nella deglutizione del cibo e dell’acqua, che costringe ad assumere alimenti morbidi
- l’alterazione del gusto e dell’olfatto che diminuisce la densità delle papille gustative
Quali sono le esigenze alimentari di una persona anziana
Una dieta sana e bilanciata, basata sui criteri fondamentali della dieta mediterranea, in linea cone le mutate esigenze dell’organismo, può rivelarsi uno strumento efficace per la prevenzione e il mantenimento dello stato di salute dell’anziano.
Come gestire l’alimentazione delle persone anziane
L’alimentazione occupa il primo posto tra i bisogni essenziali dell’uomo. Sono proprio gli alimenti, infatti, a impattare sul tenore di vita di un anziano.
Spesso accade che le persone di età avanzata si ritrovino ad affrontare periodi in cui nutrono poco appetito. L’inappetenza, che provoca in loro una riduzione dell’apporto energetico, comporta di conseguenza l’insorgere di:
- Problematiche psicologiche che causano lo scarso interesse per il cibo
- Problematiche sociali, come la difficoltà nel fare la spesa o cucinare
- Problematiche di salute, come ad esempio i disturbi legati ai denti, alla masticazione o alla
digestione
Anziani allettati: cosa mangiare
Per gli anziani allettati si consigliano pasti leggeri e frequenti. Indicati per lo più sono:
- i legumi, ottima fonte di zinco
- le verdure, cotte o crude, ricche di sali minerali
- le vitamine e antiossidanti, fondamentali per l’organismo
- i cereali, ricchi di fibre
Tra l’altro, i cereali sono utili soprattutto per coloro che hanno gravi difficoltà a masticare o deglutire.
Anziani debilitati: cosa mangiare
Quando l’anziano non si nutre in modo adeguato, rischia di incorrere in uno stato di debilitazione, con conseguente indebolimento del sistema immunitario, depressione e problemi di memoria, disidratazione, carenza di nutrienti, di vitamine e di minerali.
A questo scopo, sono indicati alimenti come latte, yogurt, fette biscottate, semolino, creme di riso e almeno 8 bicchieri di acqua al giorno. In più, per contrastare il calo di peso, gli alimenti andrebbero conditi con una discreta dose di olio d’oliva e formaggio grattugiato.
Anziani con perdita di appetito
Quando l’inappetenza risulta costante, è opportuno consultare il proprio medico di famiglia che dovrà accertarsi dell’assenza di patologie gravi; una volta esclusa la presenza di altre malattie è necessario intervenire modificando il regime alimentare dell’anziano.
Per stimolare l’appetito negli anziani, è importante proporgli cibi ben cotti e morbidi, avendo cura di frullare frutta, legumi e carne e di servire già tagliati i cibi che implicano un maggiore sforzo nella masticazione.
Inoltre, sarebbe preferibile:
- Accompagnare le preparazioni principali con prebiotici e probiotici che favoriscono l’attività di assorbimento dell’intestino
- Preferire pasti leggeri e fare spuntini frequenti
- Evitare alcool
Cosa prevede una buona alimentazione per gli anziani
Una buona alimentazione per gli anziani prevede una buona dose quotidiana di frutta e verdure fresche, alimenti ricchi di vitamine e sali minerali, fondamentali per preservare un sistema immunitario attivo.
Una corretta alimentazione prevede tre pasti al giorno, che includono:
- latticini e formaggi freschi, poiché il calcio è un ottimo alleato per le ossa
- carni bianche, per un corretto apporto proteico
- frutta e verdura di stagione, perché contenente fibre e liquidi
- cereali e pasta
Come far mangiare una persona anziana
Spesso la perdita dell’appetito è sintomo di solitudine. In questo caso, è importante sostenere l’anziano psicologicamente cercando di rendere il pasto un momento di gioia e condivisione. Può essere utile, accompagnarlo a fare la spesa, coinvolgerlo nella scelta delle pietanze, renderlo parte attiva durante la preparazione dei pasti e fargli compagnia mentre mangia.
Conclusione
“Noi siamo quello che mangiamo” diceva Ludwig Feuerbach.
Il cibo non influenza solo il nostro corpo. Influenza anche il processo energetico, psicologico e spirituale dell’essere umano, per cui un’alimentazione sana migliora la qualità della vita.
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