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Tutto quello che c’è da sapere sulla demenza senile

Tutto quello che c’è da sapere sulla demenza senile

La demenza senile è una delle patologie che più si riscontrano in età avanzata: ecco quali sono i sintomi iniziali e i modi migliori per affrontarla.

A tutti è capitato, prima o poi, di avere a che fare con una persona affetta da demenza senile. I sintomi iniziali sono più o meno gli stessi in tutte le persone: si comincia a notare una perdita della memoria e si riscontrano difficoltà a compiere azioni – anche le più semplici – nella propria vita quotidiana. Questo perché la demenza senile colpisce e va a minare le capacità acquisite nel corso dell’esistenza e che rendono una persona autonoma e autosufficiente.

I sintomi della demenza senile
È difficile parlare dei sintomi iniziali della demenza senile. Spesso, infatti, sono così blandi da essere accostati semplicemente all’avanzare dell’età. Ma soprattutto non ci sono avvisaglie uguali per tutti: le forme di demenza, infatti, cambiano a seconda delle persone e del tipo di malattia che si è contratto. I medici, inoltre, ritengono scorretto parlare solo ed esclusivamente di demenza senile dato che una simile patologia può colpire – anche se in misura minore – soggetti appartenenti ad altre fasce d’età.

Nonostante non si possano elencare con esaustività tutti i sintomi iniziali propri della demenza senile, è possibile indicare i più comuni:

perdita di memoria (a breve o lungo termine)
difficoltà a compiere le normali attività quotidiane
difficoltà a concentrarsi e mantenere l’attenzione
difficoltà nell’uso del linguaggio scritto e parlato
difficoltà a mettere a fuoco le immagini
difficoltà a ricordare distintamente tempi e luoghi
sbalzi d’umore difficili da gestire
insonnia.

Come curare la demenza senile
Questi sintomi possono apparire in forma lieve, grave, tutti insieme, uno per volta o se ne possono manifestare solo alcuni. Come comportarsi in questo caso? La prima cosa da fare ovviamente, nel caso si sospetti che una persona possa esserne affetta, è rivolgersi a un medico. Questo in genere effettua dei test sul paziente per valutare lo stato della memoria, le capacità cognitive, di linguaggio e di calcolo. A seconda della diagnosi, il dottore valuterà il trattamento più adatto cui sottoporre la persona.

Per alcuni tipi di demenza senile non esistono cure, ma strutture che possono aiutare il malato e i familiari a condurre uno stile di vita dignitoso e sicuro, come l’assistenza domiciliare, le case di riposo, le case di cura e le RSA. Alcune malattie degenerative come l’Alzheimer, infatti, non possono essere curate – nonostante la scienza abbia fatto degli enormi passi in avanti nel migliorare la qualità di vita delle persone che ne sono affette. Alcuni farmaci possono rallentare la demenza o favorire la concentrazione, ma se si soffre di patologie gravi non c’è nulla che le possa arrestare.

Alcuni tipi di queste patologie però, possono essere curati e sono reversibili. Si tratta di quelle malattie che non sono né genetiche né legate all’avanzamento dell’età. A causare i sintomi iniziali della demenza, infatti, possono contribuire anche:

sostanze tossiche (come l’abuso di alcol e droga)
tumori del cervello
depressione
traumi cranici
stati carenziali vitaminici

Nel caso in cui i sintomi iniziali della demenza compaiano e siano diagnosticati in modo tempestivo, è sufficiente che si riesca a curare la patologia per farli scomparire. Una volta debellata la malattia, infatti, è possibile recuperare le proprie funzioni cerebrali e le capacità cognitive – anche se, ovviamente, nei casi di tumori al cervello, depressione e traumi cranici, la strada potrebbe essere molto lunga.

In ogni caso è bene non affidarsi alle diagnosi fai-da-te nel caso di comparsa dei sintomi iniziali della demenza senile. Non trascurate di rivolgervi a un medico competente che possa eseguire dei test e indicare la cura più adatta alle esigenze vostre o delle persone che vi circondano.